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Dopo Lisbona...

Società dell'Informazione:

realizzare entro il 2000 il quadro regolatorio sul commercio elettronico
ridurre i costi dell'accesso a Internet entro il 2000
liberalizzare completamente i mercati delle telecomunicazioni entro il 2001
dare Internet e gli strumentii multimediali a tutte le scuole d'Europa entro il 2001
garantire la formazione tecnologica a tutti gli insegnanti entro il 2002
assicurare un accesso elettronico generalizzato ai pubblici servizi essenziali entro il 2003


Ricerca e innovazione:
sviluppare programmi di ricerca nazionali nel campo delle reti di telecomunicazione
disegnare entro il 2001 una mappa dei centri di ricerca e sviluppo più avanzati d'Europa per diffondere l'eccellenza nel continente
favorire gli investimenti privati e le collaborazioni nella ricerca e la nascita di nuove imprese, utilizzando le politiche fiscali, il capitale di rischio (venture capital) e il supporto della Banca europea per gli investimenti
facilitare la creazione di una rete transeuropea di telecomunicazioni ad alta velocità per le comunicazioni tra centri di ricerca entro il 2001
rimuovere gli ostacoli alla mobilità dei ricercatori in Europa (in altre parole creare concorrenza anche tra "risorse umane" di nazionalità diversa) e attrarre i migliori talenti da altri continenti (l'idea del cancelliere tedesco Schroeder dell'immigrazione qualificata per esempio dall'India)
creare entro il 2001 il brevetto unico europeo per le invenzioni e le scoperte.


Questo per quanto riguarda la new economy in senso stretto. Ma il vertice ha fissato anche altri macro-obiettivi per gli aspetti economici, finanziari e sociali nel loro complesso.

Tra gli aspetti economio-finanziari vengono presi questi impegni:
adottare i criteri di benchmarking, cioè applicare a tutto il continente le migliori regole dei singoli Paesi, nel campo della política di sviluppo per le imprese
scrivere una Carta per le piccole imprese
indirizzare verso la nascita di nuove imprese (start up), le aziende ad alta tecnología e le micro-imprese i finanziamenti della Banca europea per gli investimenti
rimuovere le barriere nazionali ai servizi entro il 2002
creare un unico mercato interno liberalizzato nei trasporti e nell'energia (ma in questo caso - più spinoso - non è stata indicata alcuna data)
completare l'integrazione dei mercati finanziari entro il 2005
un invito a ridurre le distorsioni negli aiuti pubblici


Tra gli aspetti sociali l'impegno è quello di:
aumentare gli investimenti pro capite nelle risorse umane
sviluppare scuole e centri di ricerca legati a Internet, crendo centri di apprendimento accessibili a tutti
stabilire rapporti di collaborazione tra scuole, centri di formazione e istituti di ricerca
creare il diploma europeo di informatica
incoraggiare gli accordi sociali per il cosiddetto appredimento permanente
L'obiettivo, ambizioso, è quello di aumentare dal 61% al 70% entro il 2010 il tasso europeo di occupazione. Un prossimo vertice interministeriale fissato per l'inizio di aprile sempre a Lisbona dovrebbe precisare ulteriormente obiettivi e linee di azione.