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Gatto Silvestro per
posta elettronica
Si stanno diffondendo i
cartoni animati elettronici, tra i quali quelli spediti per email. Warner
Bros, interessatissima, promette nuova vita ai nostri beniamini
Bozlo, il castoro
Il desktop a portata di denti
Dilbert insegna in 3D
Clic! Ed è subito animazione

n. 32 - febbraio 1998
di Romolo Pranzetti
C'è un angolino libero sullo schermo
del pc che usate a casa? In ufficio l'atmosfera è tetra, e fra gli
impiegati corrono momenti di gelo, mentre i salvaschermo inutilmente
ribadiscono le loro sequenze?
C'è un castorino che potrebbe cambiare le cose: esso è ansioso di
intervenire per riempire i vuoti o per alleggerire l'atmosfera. Si chiama
Bozlo. Su internet è apparso da pochi mesi ma è già molto popolare.
Più di centomila utenti di computer già infatti hanno scaricato gli
episodi che settimanalmente quelli di http://www.tgglethis.com
infilano nella posta elettronica. Il protagonista delle scenette piomba
sulla barra degli strumenti di windows con lo scopo dichiarato di rendere
la vita difficile al povero masochista utente di computer, che a casa (o
anche in ufficio) si difenderà nel tentativo di vendere caro il suo
sistema...
Il primo obiettivo del castorino Bozlo è la distruzione del cursore
del mouse. Poi distribuire sarcastiche risatine al malcapitato utente,
finché getti le armi, pardon, la tastiera e il mouse, per darsi ad una
nuotata nella diga che nel frattempo gli amici di Bozlo hanno realizzato
là, fuori dalla realtà virtuale.
E' un personaggio sadico, Bozlo, e sul nostro schermo non è solo: a
seconda dell'episodio si fa accompagnare da "icone da guardia"
che abbaiano e azzannano, o da altri collaboratori.
Bozlo,
il castoro
Di cosa stiamo parlando? Di un nuovo
cartone animato, le cui caratteristiche sono peculiari: arriva via
internet, è interattivo, lo si può installare sull'hard disk e lo si
può stuzzicare quando si vuole… appunto con il cursore del mouse.
In un episodio, il castorino malefico viene con un taxi, addirittura, e
si propone di far sparire il nostro cursore nel lontano Messico. E in
effetti sembra riuscirci e canta anche vittoria. Se però agitiamo il
cursore, il taxi ritorna indietro. Sconfitto, Bozlo ordina salendo lui:
"Non ne posso più. Portami al bar più vicino!"
La creatura è indubbiamente spiritosa. Ma anziché essere contenuta in
una pellicola da 32 mm o in una videocassetta, questa volta è tutta in un
file di tre megabyte, che di settimana in settimana viene come
"srotolata" per il nostro divertimento sul pc.
IC è la chiave di volta dell'operazione e a ben vedere l'acronimo vale
per Interactive Character, ed è il tipo di tecnologia, ma anche per Intel
Corporation, ed è lo sponsor non mascherato. In effetti oltre a Bozlo,
viene distribuito anche una animazione pubblicitaria della intel,
realizzata con la stessa tecnica.
Di che tecnica "non" si tratta è abbastanza agevole dire:
non si tratta di quicktime, non si tratta di java, non si tratta di
shockwave.
La novità è nell'autonomia del personaggio, che racchiude nel suo
"motore" tutte le specifiche del suo comportamento, dei suoi
movimenti, delle sue reazioni, e nel minimo ingombro del file, che lo
contiene.
Inoltre, queste creature non si muovono solo sullo schermo, ma sono
create anche per invadere la rete.
Il
desktop a portata di denti
Mentre scriviamo due
grandi produttrici di pubblicità e di divertimento stanno perfezionando
accordi con la ditta ideatrice del progetto, la toggle entertainment e -
mentre i lettori avranno in mano queste note - verrà già sfruttato il
potenziale di questa nuova tecnologia, con il contributo di chissà quanti
nuovi creativi nei rispettivi settori. Si tratta della Universal New Media
di Kansas City, che si occupa appunto di pubblicità, e della notissima
Warner Bros., che si appropria del personaggio di Bozlo Beaver, e della
tecnologia per le sue creazioni originali.

Quindi non più Bozlo Beaver, ma anche tanti altri personaggi
arriveranno per posta elettronica ai destinatari di ben congegnate
campagne pubblicitarie, e i siti internet saranno un brulicare di
personaggi che non si muoveranno più in maniera programmata e ripetitiva,
ma che faranno impazzire grandi e piccoli con dispetti di ogni tipo. Non
è difficile immaginare Wile E. Coyote alle prese con il cursore Road
Runner, o viceversa, in una lotta infinita e sempre diversa, cui dà un
contributo attivo l'utente internet o l'utilizzatore di excel o di
approach…
La Universal conta infatti di fare soldi non solo con pubblicità
diretta con personaggi sponsorizzati dalle diverse industrie e inviate
nelle caselle postali, ma anche attraverso personaggi lanciati nel
ciberzpazio in un infinito "carosello".
La Warner Bros. Online non ha intenzione di utilizzare i suoi
personaggi direttamente per la pubblicità, tuttavia si riserva la
possibilità di far seguire alle sue scenette dei persuasivi messaggi
imbonitori.
"Per toggle - dice il cofondatore Marc Singer - l'accordo con la
Warner Bros. Rappresenta l'opportunità di incrementare l'uso e
l'esposizione del suo motore di animazione." In realtà si tratta
anche di un buon affare, e la soddisfazione è più che legittima.
Ma vediamo più da vicino questo nuovo prodotto "IC". Il
motore ic viene scaricato una sola volta nel proprio hard disk ed occupa,
compresso, poco più di 2 Mb. Gli episodi invece appaiono come serie di
script della grandezza massima di 20 k, che possono essere scaricati
quindi sull'istante. Oltre ai movimenti, il personaggio dispone di musiche
in sottofondo, di rumori, di nuvolette spiritose. Il tutto risulta molto
divertente e spiritoso.
Il motore di questi personaggi animati non è solo un mezzo per
comunicare informazione, ma dà anche la possibilità di instaurare un
rapporto con i potenziali consumatori.
Dilbert
insegna in 3D
Altro sito, altro personaggio. In http://www.unitedmedia.com
troviamo Dilbert 3D zon-imations col suo bravo acronimo VRML, che, viene
precisato non vuol dire "very ridiculous marketing lingo,
bensì virtual reality modeling language, Anche questo notissimo
personaggio acquista nuova vita grazie ad un suo plug-in che può essere
scaricato direttamente dal sito citato, e che mette a dura prova anche
Internet explorer 4…Essendo immagini 3D, non tutti i computer se la
cavano bene anche con Netscape 4. Qui ci sono sotto diversi script di
java.
L'impianto 3D Dilbert è dovuto alla Protozoa Inc di S. Francisco, che
ha preso in prestito il personaggio di Scott Adams, lo ha animato e lo ha
reso degno, se così si può dire, del mondo vrml. Cè un
"browser" - chiamato Cosmo player 2 in versione beta - che
consente di navigare in 3D.
Le scenette presenti sul sito si possono visualizzare in modi diversi,
sia intervenendo sul menù disponibile alla base del "visore"
stesso, o cliccando sul tasto destro del mouse e scegliendo l'angolo
prospettico che più interessa.
Mike Morasky, direttore di Protozoa Inc. ha dichiarato: "Portare
un personaggio popolare come Dilbert a questo tipo di vita, è una sfida
sia da un punto di vista creativo, sia logico. E' stato necessario
studiare i metodi usati dagli artisti che realizzano queste strisce
quotidiane e passare dalle tre vignette alla breve animazione,
rispettandone quanto più possibile le valenze estetiche nella
trasposizione allo schermo tridimensionale".
L'autore Scott Adams ha commentato spiritosamente: "E' stato come
dare alla luce qualcosa senza le doglie del parto".
Clic!
Ed è subito animazione
E non c'è due senza tre: nel sito http://www.simpletoon.com
troviamo un motore per far vivere di propria vita disegni già esistenti.
Un simpletoon (semplice cartone) può essere definito una breve sequenza
animata di immagini che si muove lungo uno specifico diagramma creato
dall'utente attraverso lo schermo, in un tempo molto breve. Le animazioni
ottenute con simpletoon non sono un insieme di immagini correlate, bensì
solo una serie di riferimenti ad una o più immagini di tipo bitmap. In
tal modo si può ottenere un file molto leggero, che può essere
utilizzato facilmente anche nell'ambito della comunicazione anche via
internet.
Il diagramma può essere generato con grande immediatezza; più bitmap
possono essere alternate nello stesso percorso, e possono essere
modificati a piacere i parametri di velocità e di "alternanza"
delle bitmap.
Usare simpletoon in rete inoltre non richiede la conoscenza del codice
html, in quanto simpletoon provvede esso stesso a generare l'html al
nostro posto. Volendo però intervenire direttamente sul codice html, è
necessario conoscere i comandi della versione 3.2.
Fra i cartoni c'è dunque guerra: non solo a chi arriverà primo con le
novità tecnologiche che consentiranno di conquistare un bel posto nei
siti internet, ma a chi troverà più sponsor, in base alla seduzione
della propria proposta. Sarà Dilbert tridimensionale, o Bozlo
interattivo, o il simpletoon a vincere, non è dato di sapere. Certo,
Bozlo ha dalla sua molte opportunità: è duttile, leggero, interattivo.
Si può adattare a vari personaggi, secondo le simpatie dei diversi
clienti, e l'interattività farà senz'altro colpo su grandi e piccini.
Girando da un sito all'altro per esplorare queste novità, sono
incappato anche in un neologismo. Non sarà forse il più brutto, ma forse
vale la pena di annotarlo: "webisodes" (episodi nella o per la
rete). Posso plagiare Bozlo? "Portatemi subito al bar più
vicino!"


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