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Campanile sulla Rete festeggia i 100 anni

di Romolo Pranzetti

Achille Campanile compie cento anni dalla nascita, e suo figlio gli dedica un sitohttp://www.campanile.it/. In effetti il nostro scrittore meritava un omaggio anche sulla Rete. C’era già un affettuoso sito dedicato all’indimenticabile autore di situazioni assurde e imprevedibili, al sito http://www.geocities.com/Vienna/Studio/6838/campan/campanile.html, ma il fatto di avere un sito costruito con cura, è un atto dovuto. Campanile, come esordisce il sito è “scrittore di narrativa e di teatro, giornalista e critico televisivo, con le sue opere ha percorso quasi tutto il '900.” Ovviamente i curatori del sito hanno avuto modo di attingere a materiale di prima mano, sia bibliografico che iconografico. La mappa del sito è così articolata: biografia, bibliografia, romanzi, teatro, quadro storico, la critica, album, search, in libreria, links. Ciascuno dei settori è ben fornito di materiale e soprattutto risulta di facile fruizione. Passare da un settore all’altro risulta per noi una simpatica escursione nelle vicende del nostro secolo, nel costume, nei tic e anche nelle cose serie che abbiamo vissuto.

Di particolare rilievo, la struttura della sezione le opere, che presenta la vasta produzione narrativa e teatrale di Achile Campanile in maniera ipertestuale, con una copertina dell’opera, la sommaria descrizione, e una brano tratto dalla stessa messo a disposizione del lettore. In questo modo abbiamo una veloce antologia di testi per farci una prima idea di Campanile.

Il settore Critica è ricco delle citazioni dei più autorevoli critici letterari: ascoltiamo per esempio Carlo Bo: “Nel surrealismo predomina la volontà della sorpresa che deve toccare, scatenare delle reazioni; nei racconti di Campanile c'è soltanto un piccolissimo cedimento, il più delle volte non avvertibile allo sguardo semplice, al gusto della beffa. Comunque, la cosa non si svolge mai fra uomo e uomo o fra uomo e la società ma fra il personaggio e una quantità variabile di mistero e questo senza bisogno di insistere o di alzare il tono della voce o caricare le tinte.”  E Umberto Eco: “Campanile prende i cliché  per i fondelli, ma senza cinismo, e si commuove di fronte al cliché più degradato, purché conservi il promo di una emozione. Leggetevi il finale di Se la luna mi porta fortuna la  descrizione di un tramonto, visto attraverso la metafora frusta della “ morte del giorno ”.  Ma se il giorno muore, che morte sia, e davvero: ed ecco che la descrizione di questo giorno che letteralmente agonizza, tira le cuoia, diventa la meditazione lirica su di un evento che ancorché quotidiano da milioni di anni, è di una tristezza cosmica. Non si ride più, si sorride, ma con una certa tristezza. Campanile ha fatto vera poesia prendendo di contropiede la cattiva poesia. Forse non riesce a liberarsi da una sfumatura di patetico: ma sa benissimo di non essere Leopardi. E' solo uno che dice per scherzo.”

Merita ricordare che Achille Campanile tenne per più di quindici anni una rubrica di critica televisiva sull’”Europeo”, in cui si rilevava il rimpianto per lo sperpero di un così potente mezzo di comunicazione, impegnato più che altro ad inseguire le cretinate.

Altro prezioso settore del sito è quello dei link: qui abbiamo infatti a disposizione numerosi collegamenti ai siti di teatri, di associazioni, di biblioteche, di librerie, e soprattutto abbiamo a portata di mouse tutta l’editoria italiana.

Il sito di Sal Valenti citato su Geocities è più artigianale, ma, a dichiarazione dell’autore, nasce da un atto di amore per lo scrittore, del quale vengono citati alcuni godibilissimi passi, tratti da “Agosto, moglie mia non ti conosco” ed alcuni stralci di critica tratti dall’introduzione di Umberto Eco a  “Se la luna mi porta fortuna”.