Personalmente ho accennato di non gradire molto
questa campagna, soprattutto nella versione per la carta stampata e in
quella murale. Il perché è presto detto: le fotografie, a volte
splendide, messe a contrasto in intere paginate sui settimanali
nazionali o sulle mura delle nostre città, a me spesso danno un’impressione
deprimente del futuro: speriamo che così non sia, fanno subito
sperare.
E quindi speriamo che non esista più la
compagnia che di tale futuro deprimente si fa promotrice.
Forse semplifico un po’ troppo, ma ho
constatato che non è solo una reazione personale, anche conoscenti
con cui mi sono confrontato hanno ricavato una eguale reazione
istintiva.
Quanto all’etica ricavabile dagli spot dei tre
grandi personaggi, essa è abbastanza variegata, e quindi ce n’è
per tutti i gusti: se Woody Allen vede con terrore un futuro
esagerato, che giunge in aspettato e al di là delle normali misure
preventive, tipo il mutuo o il matrimonio e invece Brando spera
proprio di esserci, perché la farfalla che si libera dalla sua
mano-bruco non può essere che foriera di immensi pregressi, si ha in
realtà la tipica prova del bicchiere pieno a metà che per gli
ottimisti è mezzo pieno e per i pessimisti è mezzo vuoto. Chi si
contenta gode, e chi ha miliardi è libero di spenderli come gli
piace.
Sul sito web, la pubblicità – con la domanda
sul futuro - è interattiva e chiede ad ogni internauta di dire la
propria in 20 parole sul futuro possibile. Più la risposta è strana,
ovviamente, più è gradita.

IL
LOGO DI BLU.COM
E avrei detto tutto, sennonché viene anche da
confrontarsi con altre strambe campagne pubblicitarie che i gruppi,
che in borsa vengono etichettati come “tmt” (tecnologici e
telefonici in generale), stanno adottando: si veda Virgilio (www.virgilio.it),
ottimo motore di ricerca, pubblicizzato con tutt’altri argomenti, o
Blu, dove gli spermatozoi vanno alla ricerca del futuro – azzurro -
che non c’era, (ma cosa c’entra la telefonia?) o ancora la Megan
Gale in versione “Ritorno di Indiana Jones”, salvata a distanza da
un ragazzino per conto della Omnitel (www.omnitel.it),
eccetera.
Un po’ più pertinenti, anche se diversamente
spiritose, appaiono le campagne di Wind (www.wind.it),
Tiscali (www.tiscalifreenet.it)
e Infostrada (www.infostrada.it).