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Arrivano i medici online

Tre livelli si vanno affermando in internet per il settore medico: il dialogico-divulgativo, lo specialistico e quello "del medico di famiglia". In soccorso, una moltitudine variopinta di siti e motori di ricerca in camice bianco.

La salute nel motore
Esperimenti e siti sperimentali

Tutti geni in un chip

Le "reti" di scambio
Risorse italiane

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n. 40 - novembre 1998

di Romolo Pranzetti

Salute. Come conservarla, come curarla, come recuperarla. Sono preoccupazioni sempre più frequenti e sempre più popolari anche in internet. Basta guardare ai motori di ricerca, che presentano una sezione più o meno ricca, più o meno aggiornata, dedicata alla salute e alla medicina nella propria home page. Esemplare per ora ci sembra la pagina di Altavista, che consente di avere informazioni mediche abbastanza esaurienti su molte malattie e sulle relative cure disponibili, organizzate in schede molto ben fatte e di facile reperibilità.

Quindi internet come strumento per il paziente, che può consultare in linea le diverse patologie e dare un’occhiata alle possibili diagnosi e persino alle terapie. Senz’altro utile come prima documentazione, salvo il rischio denunciato da J.K.Jerome, di attribuirsi tutte le disfunzioni esistenti, eccetto forse il ginocchio della lavandaia.

 

La salute nel motore

Per evitare tali assurde e comiche conclusioni, la Rete può offrire oltre alle informazioni pure e semplici anche forme di assistenza e di consulto a distanza. A Bologna abbiamo un esempio di tal genere. E' l'ospedale virtuale, l'Hospital Today, sperimentato al Sant'Orsola  di Bologna dall'équipe del dipartimento di Medicina interna e Gastroenterologia e da alcuni medici dei reparti di anestesia, cardiologia, chirurgia generale, dietologia e optometria. Tramite e-mail è possibile descrivere i propri sintomi (o le proprie preoccupazioni); alcuni giorni dopo sul proprio computer, si troverà la risposta, forse a volte non mirata al cento per cento, ma abbastanza adeguata a quanto il paziente ha accusato.

Al Sant’Orsola (http://www.omega.it/ospedale) cardiologi, dietologi, anestesisti offrono consulti gratuiti, rapidi e anonimi a circa 60 "malati" al mese. Per ora; quando poi la notizia si diffonderà e anche l’uso di internet sarà più popolare, è prevedibile un forte incremento di tali richieste. E’ immaginabile che la gratuità, la possibilità di anonimato, la celerità incoraggino richieste di intervento anche in casi che altrimenti sarebbero rimasti senza alcun aiuto. Il contatto via e-mail non può essere risolutivo, in una materia come la medicina, ma può comunque essere chiarificatore e invitare al giusto approccio; dichiara infatti la dottoressa Esterina Accogli, "Diamo solo dei consigli o delle informazioni, ricordando sempre a chi ci scrive di rivolgersi di persona a un medico". Il servizio è gestito dalla società bolognese Omega Generation ed in Italia rappresenta uno dei primi esperimenti in questo senso.

 

Esperimenti e siti sperimentali

Sempre a livello di esperimento, a Pisa, presso la Scuola superiore S. Anna (http://www.sssup.it/) viene addestrato un robot, chiamato Movaid, che dovrebbe consentire la soluzione dei diversi problemi che affliggono le persone disabili. Scrive il prof. Paolo Dario, progettista del robot: "Il progetto europeo Tide-Movaid (1994-1997), che mira a garantire un rapporto piacevole  con la tecnologia derivante da una estrema facilità di utilizzo, si rivolge a tutti gli utenti, pur con particolare attenzione alle esigenze degli utenti disabili ed anziani. Questo obiettivo verrà perseguito nel corso del progetto seguendo due approcci differenti, ma tra loro correlati: lo sviluppo di interfacce uomo/macchina più semplici e piacevoli da usare per comuni elettrodomestici e la realizzazione di un sistema robotico modulare e multifunzionale per garantire l’accesso alla tecnologia anche ad utenti gravemente disabili." Come è possibile intuire, una volta che il progetto venga attuato e reso economico una più ampia diffusione, potrà venire incontro a diverse esigenze sanitaria e assistenziali.

C’è poi da ricordare il "Power belt", che viene sperimentato in Inghilterra: un gruppo di chimici ha presentato un documento nel quale sensori e microchip miniaturizzati in un futuro prossimo potrebbero essere impiantati nel corpo umano per tenerlo sotto osservazione costante, così da controllare che i valori tipici dell’organismo proprietario non si allontanino più di tanto dagli standard definiti "normali", e in caso contrario dare l’allarme a centrali collegate – Salute e medicina internet - (http://www.sameint.it/index.html), ad esempio al pronto soccorso o alla croce rossa. A parte i casi drammatici, un biosensore di questo tipo potrebbe "avvertire" il soggetto che sta per superare la soglia dello stress, o che debba evitare cibi o ambienti allergici…E non pare poco.

Il sito citato è un esempio tra l’altro di una precisa suddivisione tra le pagine dedicate a tutti e quelle ad accesso per sottoscrizione, riservato alla classe medica. Da queste pagine, l’annuncio del convegno di Genova, dedicato alle tecnologie dell’informazione applicate al campo medico: "Per la prima volta viene stabilito un confronto non solo teorico, ma soprattutto diretto, puntuale e interattivo tra esigenze del mondo sanitario e risorse tecnologiche disponibili, attraverso una formula innovativa. La mostra convegno, oltre a una vasta area espositiva, offre la possibilità di partecipare a sessioni dimostrativo-didattiche e brevi corsi di addestramento all’uso delle nuove tecnologie, compreso l’uso di internet in ambito sanitario."

 

Tutti i geni in un chip!

Già in Italia, alcune aziende sanitarie locali stanno sperimentando tessere o carte della salute simili, con microchip che contengono non solo dati anagrafici, ma anche "schede anamnestiche" molto aggiornate che consentirebbero, in casi di emergenza, interventi mirati.

Quindi l’elettronica e internet possono venire in soccorso al paziente. Ma quello che è forse più interessante è il fatto che internet può essere visto un mezzo valido per ovviare a difficoltà di aggiornamento e di reperimento di "materie prime" anche per gli stessi sanitari.

Internet cioè può facilmente diventare una banca dati per qualsiasi operatore della sanità, uno strumento per l’aggiornamento continuo dello specialista e del ricercatore.

Sono di grande attualità le tematiche connesse con la genetica, anche i supplementi medici e i settimanali affrontano con ampi servizi i vari problemi connessi. E’ possibile accedere alla rete Genet e approfondire tali tematiche digitando indirizzi come http://www.genet.it: medici, biologi, insegnanti e studenti possono usufruire delle risposte messe a disposizione dagli esperti, e intavolare anche discussioni di sicuro interesse.

"La rete Genet e’ un’idea che si è sviluppata a partire dalla guida ai servizi diagnostici, creata dalla collaborazione tra la associazione di volontariato Airh, le associazioni scientifiche italiane di genetica medica, di citogenetica medica, e delle malattie metaboliche ereditarie, ed il ministero della sanità. Oggi e’ un progetto al contributo della comunità scientifica, del volontariato, dei giovani, e di chi voglia diventarne un utilizzatore attivo e propositivo."

Gli aspetti ereditari prevalgono o no nella struttura della personalità? E quali interventi sono consentiti all’uomo per "governare" il patrimonio genetico? Come sono cambiate le posizioni degli scienziati dal 1953, anno di scoperta del DNA fino ai giorni nostri? E per il futuro, quali le implicazioni della riproduzione della cellula? Che dire del brevetto da attribuire alle manipolazioni genetiche? Anche se la Rete può non bastare a rispondere a quesiti simili, tuttavia una maggiore informazione non può che far bene.

Pneumonet è un altro sito italiano, specializzato, questa volta nei problemi respiratori (http://www.pneumonet.it) , è infatti il sito ufficiale dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri, nel quale è possibile avere il punto di partenza per ulteriori approfondimenti e per tutte le pratiche di prevenzione nel settore, nel quale si può anche annoverare la lotta contro il fumo. Nel sito troviamo tutta una serie di sussidi, di riferimenti, abbiamo la gestione di newsgroup e persino un gioco con in palio, ovviamente, attrezzature mediche.

 

Le "reti" di scambio

Ma c’è un livello intermedio, tra utente ansioso o curioso e specialista: ed è il livello del medico di famiglia, che conosce tutte le tematiche connesse con la sua professione, ma può aver bisogno in qualche momento di consultarsi con un collega per affrontare problematiche dall’aspetto insolito.

Ecco allora internet venire in soccorso anche a questo livello e con materiale di prima scelta, vasto e con diversificazioni eccezionali. Si torna in un certo senso ai motori di ricerca di cui parlavo all’inizio, ma questa volta sono motori specializzati, anzi vere e proprie banche dati a cui si può accedere a volte gratuitamente, ma più spesso attraverso un abbonamento che consenta un utilizzo pieno e consapevole di tutte le risorse. Tali banche dati sono numerose, e sono spesso collegate fra di loro. In italiano, cito la Dematel (http://www.dematel.com ) , ma ne esistono anche altre, cui è possibile accedere da alcuni degli url citati in questo articolo (http://oasi.asti.it/aimf/lacchia/index.htm ): Medline, Medsite, MedFinder, Medical Matrix e Healthatoz, ed altre.

C’è in internet, a livello nazionale, ma anche a livello internazionale, il tentativo di collaborare tra medici, attraverso lo studio e la soluzione di casi clinici. Uno dei siti organizzati per tale attività è il Gimbe. Con queste parole si presenta in rete il gruppo italiano: "La Evidence-based Medicine (EBM) è un movimento culturale che si è progressivamente diffuso a livello internazionale,

favorito da alcuni fenomeni che hanno contribuito ad una crisi dei modelli tradizionali della medicina." Vengono citati i fenomeni, indubbiamente macroscopici, che modificano la professione: il volume e della complessità dell'informazione biomedica, la non corrispondenza tra i risultati della ricerca e le forme di assistenza prestate, la crisi finanziaria dei sistemi sanitari e infine lo sviluppo delle tecnologie informatiche, di internet in particolare.

In tale quadro, "la EBM è un processo di autoapprendimento in cui l'assistenza al paziente individuale stimola la ricerca dalla letteratura biomedica di informazioni clinicamente rilevanti, diagnostiche, prognostiche, terapeutiche o relative ad altri aspetti della pratica clinica." I presupposti citati sono i seguenti: "Nessun medico, per quanto esperto e competente, può essere in grado di conoscere tutti i progressi della ricerca clinica, anche solo nel proprio settore specialistico. Numerosi interventi sanitari, sia diagnostici che terapeutici, sono stati introdotti nella pratica clinica prima di essere sottoposti a rigorose sperimentazioni cliniche per definirne l'efficacia, che pertanto risulta spesso dubbia o addirittura inesistente." (http://www.gimbe.org/Conoscere-EBM/Definizione.htm).

A livello internazionale, il sito lo si trova all’url: http://cebm.jr2.ox.ac.uk/index.extras.

Risorse italiane

Merita una citazione attenta una risorsa italiana molto importante per il medico di famiglia e direi per tutti gli utenti di internet: l’url http://lotusnet.hypermart.net/it/reperio/ipm/p_intro.htm, continuamente aggiornato, contiene – dietro uno scarno aspetto - una miniera di risorse utili.  Si va da una guida ad internet e a tutte le sue utilizzazioni possibili: il web, la posta elettronica, i newsgroup, l’ftp, le mailing list, ecc. Tradotta in italiano, "La guida a internet per il medico" di Mark Pallen, è in realtà utile per ogni navigante. Tuttavia, esordisce Pallen: "Immaginate un ambiente di lavoro in cui, senza muovervi dal vostro studio possiate: 1. Consultare colleghi in tutto il mondo su un problema medico; 2. Mandare una bozza di un articolo ai coautori in mezzo mondo e ricevere le versioni corrette il giorno stesso. 3. Leggere decine di riviste senza pagare nessun abbonamento. [MedWeb: Electronic Newsletters and Journals] [Welcome to HyperJournal]; 4. Rispolverare il vostro aggiornamento studiando, poniamo, la risonanza magnetica in Florida.[Gainesville VAMC MRI Teaching File] ; 5. Tenere discussioni in tempo reale con colleghi in Nord America, Medio Oriente e Europa; 6. Scorrere un catalogo di una libreria e ordinare e pagare il libro scelto. [Blackwell's Bookshops] … Un ambiente di lavoro simile esiste e si chiama Internet. Molti medici vedono ancora Internet come un territorio poco familiare, con strani usi e un gergo impenetrabile. Per tutti i medici, però, qualsiasi sia la loro specialità, i benefici che si possono ottenere usando Internet stanno crescendo rapidamente, e nello stesso tempo i costi e i tempi di apprendimento si stanno contraendo"

In tal modo anche l’utente alle prime armi ha sempre a disposizione uno strumento di immediata consultazione, che permetterà di superare l’imbarazzo di chi si accosta ad un gergo a volte più specialistico di quello medico. Il dottor Gilberto Lacchia   ospita inoltre nelle sue pagine tutti i link indispensabili per l’aggiornamento continuo del medico, dalle varie banche dati, ai motori di ricerca specializzati, alle risorse messe a disposizione dalle associazioni mediche e scientifiche. Vi sono links anche a sessioni di studio e a casi clinici. Il tutto è elencato ordinatamente e può di essere richiamato con pochissimo sforzo.

In queste settimane la rete a riguardo della medicina, è sommersa da notizie più o meno contrastanti, che rimbalzano anche in intere pagine dei quotidiani: dalle varie truffe connesse al farmaco Viagra al dibattito – soprattutto nei notiziari italiani – sulla farmacoterapia del dottor Di Bella. Soprattutto il secondo,  è un segnale di come le vicende mediche possano ancora essere valutate in maniera discorde: da un lato la dichiarazione dell’oncologo Silvio Monfardini "Non si trovano più così tanti candidati, forse perché la curva della popolarità della terapia è in decremento", dall’altro il decreto ministeriale criticato dai sostenitori della cura e infine la sentenza della Corte costituzionale (notizia del 25 maggio 1998) che impone la somministrazione gratis per i richiedenti non in grado di pagarsi i farmaci. Bisogna dire che in internet tali vicende sono state commentate in genere con minore enfasi rispetto alla stampa quotidiana e alla tv e che sarebbe cautela esemplare attenderne l’evoluzione.

Per altre iniziative, invece, siamo maturi: è di qualche settimana fa la notizia che a Ferrara è partito un progetto di telesoccorso e teleassistenza agli anziani, e tra alcuni mesi il centro unificato di prenotazioni, in collaborazione con la Fimmg (http://www.fimmg.org ) si allargherà a tutta la regione, dando la possibilità ai cittadini di prenotare visite, dalla Tac alle ecografie, in tutti gli ospedali dell'Emilia Romagna. Ci sembra un uso produttivo della telematica che meriterà di essere supportato – come altre iniziative analoghe - con spirito di collaborazione dagli anelli medici presenti sul web.

 

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